Il DNS o il Domain Name Server possono essere caratterizzati come una delle parti più essenziali del tuo collegamento a Internet. Il DNS traduce i nomi di dominio da e verso gli indirizzi IP in modo che non sia necessario ricordare o mantenere un elenco di tutti gli indirizzi IP dei siti Web a cui vorremmo accedere. I nostri sistemi mantengono anche un elenco di record DNS in modo da poter accedere più rapidamente ai nostri siti Web visitati di frequente grazie a una rapida risoluzione degli indirizzi IP. Questa cache sul nostro sistema deve essere svuotata di tanto in tanto. Ciò è necessario perché i siti Web possono modificare i propri indirizzi più e più volte, quindi è una buona idea evitare conflitti IP svuotando la cache. Anche svuotare la cache è un buon modo per cancellare i dati non necessari che risiedono sui nostri sistemi.
Vediamo quindi come svuotare la cache DNS sui nostri sistemi Ubuntu.
Abbiamo eseguito i comandi e le procedure menzionati in questo articolo su un sistema Ubuntu 22.04 LTS. Dato che stiamo usando la riga di comando di Linux, il Terminale per svuotare la cache, puoi aprirlo tramite il Dash di sistema o CTRL+ALT+T scorciatoia.
Metodo 1:utilizzo di systemd-resolve per svuotare la cache DNS
La maggior parte dei sistemi Ubuntu e Debian esegue il demone systemd-resolve. Il tuo sistema lo usa già per molte cose. Quindi usiamolo per svuotare la cache tramite il seguente comando:
$ sudo systemd-resolve --flush-caches
Puoi quindi controllare le statistiche per assicurarti che la dimensione della tua cache ora sia zero, quindi cancellata. Eseguire il comando seguente per visualizzare le statistiche:
$ sudo systemd-resolve --statistics
La dimensione della cache 0 nell'output sopra mostra che la cache DNS è stata cancellata.
Metodo 2:utilizzo di dns-clean per svuotare la cache DNS
Un altro modo per svuotare la cache DNS è avviare l'utilità dns-clean. Esegui il seguente comando nel tuo Terminale per farlo:
$ sudo /etc/init.d/dns-clean start
Ora hai imparato due metodi efficaci per svuotare la cache DNS. In entrambi i casi, il processo è piuttosto semplice e non richiede il riavvio del sistema Linux.