L'inchiostro era appena asciutto quando l'Ultimate Linux Newbie Guide ha concluso la sua recensione di Ubuntu 17.04, che ci ha visto sottolineare che il desktop Unity era sicuramente nei guai, l'anteprima di Unity 8 disponibile in esso sembrava che l'imminente rilascio di Unity 8 fosse così lontano lontano ora come lo è stato da quando hanno annunciato che ci stavano lavorando molte lune fa. Per puro caso, Mark Shutleworth, CEO di Canonical LTD, la società dietro Ubuntu, ha affermato, contemporaneamente alla recensione di ULNG, che Ubuntu stava abbandonando il proprio desktop Unity (che hanno integrato in Ubuntu dal 2011) e tornando a GNOME , dove tutto ebbe inizio per Ubuntu. Naturalmente, GNOME ha visto molti cambiamenti da allora ed è molto rispettato come desktop eccellente, carino e utilizzabile.
“Mentre ci avviciniamo al nuovo anno fiscale, è opportuno rivalutare ciascuna delle nostre iniziative. Ti scrivo per informarti che termineremo il nostro investimento in Unity8, il telefono e la shell di convergenza. Riporteremo il nostro desktop Ubuntu predefinito su GNOME per Ubuntu 18.04 LTS."
– Mark Shuttleworth. Fondatore di Ubuntu e Canonical LTD.
Si presume che Unity 8 verrà abbandonato e GNOME verrà integrato nuovamente in Ubuntu con il rilascio di Ubuntu 17.10, tuttavia non è stata fornita alcuna dichiarazione esatta al riguardo.
Anche Ubuntu Mobile è caduto.
Sebbene articolato con qualche ambiguità in più, il signor Shuttleworth ha anche commentato di aver sbagliato sulla direzione che lui, e per deduzione, Ubuntu aveva preso durante la valutazione del mercato mobile. Quello che sembra è che Ubuntu potrebbe lasciare definitivamente il mercato mobile (o convergente), con il loro ritiro dal prodotto Unity. Se questo è il caso, ciò potrebbe avere ramificazioni di vasta portata per le possibilità di piattaforme software open source su dispositivi mobili in futuro:
“Ho ritenuto che, se la convergenza fosse il futuro e potessimo fornirla come software libero, sarebbe ampiamente apprezzato sia nella comunità del software libero che nel settore tecnologico , dove c'è una sostanziale frustrazione per le alternative esistenti e chiuse a disposizione dei produttori. Mi sbagliavo su entrambi i fronti.
Nella comunità, i nostri sforzi sono stati visti come frammentazione e non innovazione. E l'industria non si è mobilitata per questa possibilità, adottando invece un approccio "meglio il diavolo che conosci" a quei fattori di forma, o investendo in piattaforme locali. Ciò che il team di Unity8 ha fornito finora è bello, utilizzabile e solido, ma rispetto che i mercati e la comunità alla fine decidono quali prodotti crescono e quali scompaiono".
Anche se la chiarezza del futuro di Ubuntu viene senza dubbio rivalutata, concentrandosi forse sulle sue strategie IoT e Cloud, è con grande speranza che Mark Shuttleworth non perda fiducia in un prodotto che ha portato Linux alle masse con una distribuzione Linux molto utilizzabile per l'utente quotidiano. Ubuntu rimane ancora una pietra angolare del desktop Linux come lo è sempre stato.
L'articolo completo del blog di Ubuntu può essere letto qui.