Si tratta essenzialmente di controllare un'intera borsa di custodie angolari.
- Un'unità può apparire in /proc/mounts
- Un'unità può essere utilizzata come swap (use /proc/swaps)
- Un'unità può far parte di un LVM pv (usa pvdisplay) attivo
- Un'unità può far parte di un gruppo RAID dm-mapper (usa /proc/mdstat)
- È possibile accedere direttamente a un'unità da un'applicazione (ad es. Oracle supporta la scrittura diretta su un'unità o una partizione anziché su un filesystem) (usa fuser)
- È possibile accedere direttamente a un'unità da una macchina virtuale (usa fusore)
- Un'unità può essere referenziata da un dispositivo di loopback (ad esempio:
mount /dev/sda -o offset=1M /foo
) (usa losetup -a)
Questi sono solo gli esempi che mi sono venuti in mente con un minuto e mezzo per pensarci. Sono sicuro che ce ne sono una dozzina di altri.
Quest'ultimo esempio penso sia il più interessante e pochi lo conoscono. Ti permette di montare un filesystem senza usare le partizioni. Basta specificare l'offset iniziale e Linux creerà in modo trasparente un dispositivo di loopback. L'esempio precedente produce quanto segue:
# cat /proc/mounts
...
/dev/loop0 /foo ext4 relatime,data=ordered 0 0
# losetup -a
/dev/loop0 [0005]:2048 (/dev/sda), offset 1048576
Perché dovresti farlo? In genere si tratta di situazioni in cui le cose sono andate terribilmente male in precedenza.
Tieni anche presente che con la funzionalità di namespace ora nella linea principale (vedi unshare), processi diversi possono avere viste diverse su cosa è montato e cosa no. Qui le cose iniziano a diventare un po' rosse.